Il Napoli campione d’Italia è stato accolto in udienza da Papa Leone XIV. Arrivata a Roma in treno, la squadra ha poi raggiunto il Vaticano a bordo di due pullman bianchi.
“Sono felice di accogliervi”, le prime parole del Papa, che ha esordito con una battuta: “Non pensavo mi avreste applaudito perché la stampa dice che sono romanista”
“LO SCUDETTO LO VINCE LA SQUADRA”
Leone XIV ha poi ricordato che “il campionato lo vince la squadra, non solo i giocatori, ma anche gli allenatori, i dirigenti, l’intera società sportiva. Per questo sono contento di accogliervi oggi, per mettere in luce il valore di ciò che avete raggiunto insieme“.
L’ANIMA DELLO SPORT
Nel suo discorso fatto alla squadra, il Papa ha voluto rimarcare l’importanza sociale e formativa dello sport: “Il calcio è uno sport amatissimo in Italia, ha un enorme valore sociale e quando una squadra vince, la festa coinvolge una città intera. Il talento dei singoli trova compimento nel gioco di squadra, nella condivisione. Quando lo sport agonistico diventa puro business, perde la sua anima”.
LA MAGLIA NUMERO 10
Come “tradizione”, quando un club sportivo viene ricevuto, anche il presidente De Laurentiis ha voluto omaggiare il Pontefice con una maglia della squadra: la numero 10 (appartenuta a Maradona e ritirata dal club) personalizzata e con gli autografi di tutti i protagonisti dello scudetto.
L’ANEDDOTO SULLA SIGNORA ROSA
Il Papa ha poi rivelato un curioso aneddoto: “C’è una signora che mi prepara da mangiare, si chiama Rosa, è napoletana. Quando ha saputo che avrei ricevuto la squadra del Napoli, mi ha detto: ‘Santita’, li saluti tanto e dica loro che sono orgogliosa di loro!‘. Anche lei vi fa tanti auguri”.