Alcune dichiarazioni del tecnico del Napoli, Walter Mazzarri alla vigilia della sfida Champions contro il Real Madrid.
Quali prospettive? “La prima cosa è di trovare lo spirito e quel gioco bellissimo che l’anno scorso ha permesso di vincere lo scudetto, intanto ripartiamo da lì. Poi vediamo. Io come allenatore, anche quando allenavo squadre più piccole, non mi sono mai posto limiti, intanto ricominciamo a vincere. E’ andata bene a Bergamo e domani abbiamo questo test fondamentale in Champions, contro una squadra una delle più forti del mondo è chiaro. Vedremo dove siamo arrivati, che progressi abbiamo fatto e poi ci aggiorneremo, ma non solo col Presidente, ma con tutte le persone che lavorano per il bene del Napoli, per far sì che questa squadra, questo club e questa città ritorni a fare quello che ha fatto l’anno scorso. Però vediamo un attimino, è inutile, sono arrivato ora, bisogna aspettare.
Credo che il Napoli l’anno scorso ha sposato il concetto del gioco, quindi quando è possibile proviamo a rifare quello che è stato fatto l’anno scorso sul campo perché per me che non stavo allenando, era un piacere vedere il Napoli in certe partite: è stato un orgoglio europeo addirittura, non solo italiano.
Quindi devo aiutare questi ragazzi a ritrovare quel filo conduttore, questa è la cosa che mi interessa di più. A Bergamo, soprattutto il primo tempo, abbiamo iniziato un pochino a rivedere qualcosa, è chiaro che con test contro squadre come Real Madrid sarà più difficile, però ci proveremo sempre da ora alla fine del campionato.
Ho 23 anni di carriera, ho fatto anche tempo fa la Champions, ho fatto anche l’Europa League con altre squadre, ho fatto tante cose, sono andato all’estero e sono uno che cerca sempre di avere nuovi stimoli. Qualcuno diceva che sono un po’ invecchiato ma da un punto di vista della testa e degli aggiornamenti credo di essere uno dei più giovani. Anche a livello tattico, ho studiato il calcio, ho visto l’evoluzione, ho visto tante cose. L’ho fatto in questo periodo, mi è servito e sono carico a mille per cercare di fare il meglio possibile per la mia società.
Ancelotti? Per l’amicizia che ho e la stima che ho, Ancelotti deve stare a vita qua perché se lo merita. È bravo, è una persona squisita, oltre che un grande allenatore. Se non sbaglio, è il più vincente che c’è nel mondo in questo momento. Quindi è inutile parlare di lui. Si può dire solo bene. Non saprei cosa aggiungere.
Come sta Osimhen? “Di sicuro sta facendo progressi. A Bergamo ha fatto venticinque minuti vediamo, se domani riuscirà a fare un tempo, perché poi c’è l’Inter, poi c’è la Juventus, un giocatore così importante non bisogna rischiare di farlo sovraccaricare e farlo infortunare. Quindi parlerò con lui, con i medici, e vedrò se farlo partire dall’inizio o a partita in corso, in base a tante altre cose che devo valutare.”