“Dopo sei mesi, che sto lavorando a Napoli, penso di fare quello che ho sempre fatto in tutti i club dove sono stato. Portare il club a crescere, questo è il mio obbiettivo. Il mio passato sta lì ed è chiaro, chiunque può vederlo, il club è cresciuto sotto tutti i punti di vista. Quindi il mio obbiettivo a Napoli è aiutare il club a crescere”.

“C’è una frase che dice” Lascia la maglia che hai trovato, migliore di quando sei arrivato”. Il mio obbiettivo è quello di lasciare qualcosa migliore, il giorno che dovrò andare via da Napoli. Mi auguro che sia fra tanti anni. Ripeto il mio obbiettivo è quello di aiutare il club a crescere. Il club deve crescere se vogliamo essere competitivi per il resto dell’anno”.

“Il calcio si evolve, quello che veniva fatto prima, oggi deve essere rivisto. Anche a livello di tattica, rivediamo e studiamo. A me interessa come aiutare il club a crescere. Quale è il problema principale più tosto che un giocatore magari un altro, investire sulle infrastrutture”.

“Noi abbiamo bisogno di un centro sportivo, no un giocatore in più o in meno. Abbiamo bisogno di un centro sportivo che diventi casa nostra, casa Napoli per dimostrare un senso di appartenenza. Per avere un settore giovanile, che oggi non c’è. Invece di pensare a 50,60 milioni per questo o quel giocatore”,

“Non creo polemiche su questo, io dirò la mia sulla crescita del club. Debbo aiutare il direttore sportivo, lo debbo supportare. È giovane, è bravo e ha bisogno di fare questo percorso. Ho il piacere di fare esperienza a Napoli e dare la mia visione per migliorare il club. Questo è il mio obbiettivo”.

“Quando sento dire che io sono arrabbiato per questo o quello, sono cazzate. Io sono felice e contento di quello che sto sviluppando con questi ragazzi. Vengo a Castelvolturno perché so che questi ragazzi danno l’anima”.

“Un altro obbiettivo è quello di cercare di fare la differenza con quello che abbiamo. Pensiamo a quello che abbiamo, non roviniamo quello che abbiamo costruito in maniera molto faticosa. Per voi tutto è dovuto, qui non è dovuto niente. Quando parlo di costruire, ribadisco io sono qui per aiutare il club a crescere. Creare qualcosa di solido che possa durare nel futuro”.

“Che il Napoli possa competere con altre squadre. Ma non è che si compete prendendo giocatori di 50. 60 milioni, questo è fumo negli occhi. L’essenza è il lavoro, la visione, la programmazione ed è questo che io porto, non porto altro”

Buongiorno?  “Sta migliorando in maniera importante. Però questo momento Jesus è a livello superiore. Buongiorno, sarà in panchina.

Billing?  “E’ un ragazzo serio adesso sta entrando nella metodologia. Questa settimana abbiamo organizzato una partita amichevole contro il Giuliano. Ho avuto modo di vederlo in una partita completa. Sta lavorando, è entrato nel nostro metodo di calcio”.

Okafor?  È arrivato da quattro giorni, non ha una condizione fisica ottimale. Ha iniziato a lavorare, domani sarà in panchina

L’Udinese?  “Noi abbiamo rispetto per tutti. Ovviamente è una squadra fisica, strutturata, che da fastidio nelle ripartenze. Dobbiamo fare attenzione sulle fasce laterali. In tutte le partite bisogna avere grande attenzione. Tutte le partite che giochiamo ce la dobbiamo sudare. Lo abbiamo fatto fino a ora e continueremo a farlo, fino all’ultima giornata del campionato”.

La sua esperienza?  “Tutte le esperienze hanno una propria unicità per tanti motivi. Preferisco custodire gelosamente i posti in cui ho lavorato, adesso il presente è Napoli. È una

sfida che ho voluto per tanti motivi. Penso che da allenatore vivere un’esperienza come Napoli sia veramente forte. Di questo sono molto contento. Stiamo lavorando tanto, penso che siano stati fatti dei grandi miglioramenti. Ripeto c’è tutto per costruire qualcosa di importante. Dobbiamo avere una netta visione del lavoro e di non accontentarci, ma di essere sempre migliori”.