Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, parla del nuovo stadio e chiude ancora una volta la possibilità di un restyling del Maradona e di un trasferimento ad Afragola. L’opzione resta bagnoli, nell’ex area Italsider.
Queste le dichiarazioni del proprietario della SSC Napoli:
Presidente, come si racconta in questi giorni, pensate di riqualificare il Maradona?
No, avrei tanto voluto riqualificare il Maradona e lo studio Zavanella che da un mese sta studiando il progetto ha fatto un sopraluogo insieme a me al Maradona e mi ha spiegato che l’unico modo per fare un restyling è di costruire all’interno del Maradona un altro stadio, perché la distanza degli spalti dal campo di gioco permette una visualità ridottissima, per cui diciamo che un 40%, forse anche meno, un 30%, possono vedere bene la partita ma tu immagina la curva A e la curva B vedono quasi nulla perché stanno distantissime allora bisogna riavvicinare tutti il che significa ricostruiamo uno stadio nello stadio.
Per fare questo però dicono: “guardi presidente lei deve giocare almeno tre anni fuori dal Maradona perché non possiamo per problemi di sicurezza permettere che lei giochi e noi teniamo aperti tutti i cantieri, è impossibile”.
Quindi ho deciso, mi sono messo l’animo in pace e ho detto a Zavanella, bene, disegna un nuovo stadio modernissimo. E quindi ci siamo incontrati con chi governa praticamente tutta la pratica di Bagnoli. Ringrazio anche Afragola, dove mi hanno messo a disposizione una quantità gigantesca di ettari, però a me di dover portare uno stadio da Napoli mi sembra un reale assurdo e quindi io prego anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che è un commissario presidente anche di Invitalia nel senso di Bagnoli, per quanto attiene al problema esclusivo di Bagnoli, di coaudivare questa mia idea di voler portare uno stadio modernissimo nell’area di Bagnoli, unendo anche un centro commerciale così come la legge permette e di unire anche un centro del Napoli, un centro che da Castelvolturno sposteremo lì, con 12 campi, mettendoli anche a disposizione del sociale per le persone meno abbienti e che possano però lì venire a capire come bisogna vivere nella certezza del diritto e secondo le regole.
i tempi?
Poiché la bonifica di Bagnoli è già iniziata lo scorso ottobre, ci vogliono ancora 18 mesi. Penso che tra il mio progetto che ci vorrà circa un percorso di 12 mesi e la bonifica, potremo mettere il primo mattone – la prima pietra come si dice di solito in gergo – diciamo fra proprio 18 mesi e fra 18 mesi consideriamo che poi in 12 mesi riusciremo a costruire tutto quanto, potremmo in 30 mesi avere finalmente uno stadio per poter partecipare nel 2032 anche agli europei, perché non ci dimentichiamo che sono solo 5 stadi più che le città a ospitare gli europei nel 2032.
E quindi è chiaro che sono tutti quanti d’accordo perché Bagnoli ha bisogno anche, finalmente, di trovare una sua realtà. Chiaramente è ampio il terreno di Bagnoli, per cui oltre al Napoli altre realtà sicuramente coabiteranno ed esisteranno e sarà un rilancio straordinario per la città.
Il dialogo istituzionale a che punto è?
Di mezzo c’è lo Stato e non soltanto più la città. C’è un grande interesse perché ovviamente io ho detto: “signori non ho bisogno di investimenti altrui, nemmeno della città. gli investimenti sono tutti miei, però io voglio accelerare, voglio assolutamente sburocratizzare ed essere un esempio per tutta l’Italia.” Perché io quando sento dire ci sono le sovrintendenze, ti passa la voglia, questo è un paese dove purtroppo chi ha le iniziative imprenditoriali viene poi annichilito da gente che coltiva “il dolce far niente.”
Sognare così ad occhi aperti, quando immagina di vedere il suo Napoli nel nuovo stadio a Bagnoli?
Diciamo che potremmo fare nel 27 la prima partita amichevole per iniziare il ritiro di quell’estate là del 2027, quindi diciamo il 15 luglio e allora faremo una grande festa pirotecnicamente straordinaria portando tutti via mare perché a quell’epoca il mare sarà calmissimo e quindi via mare arriveremo tutti in questo stadio in 60.000 per poter godere questa inaugurazione che sarà un’inaugurazione degna di Hollywood.