Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato ai Gazzetta Awards della stagione scorsa con il Napoli campione d’Italia. Un elogio alla città ma anche all’allenatore, Luciano Spalletti, che ha riportato il Tricolore a Napoli 33 anni dopo: “Spalletti è riuscito a modellare un gruppo di lavoro come pochi e poi soprattutto perché alla fine del primo anno gli abbiamo tolto sei giocatori fondamentali sostituendoli con degli altri – dice – Quindi poteva esserci qualche dubbio che qualche tifoso veniva a rinfacciarmi, perché avevo mandato a casa questi sei beniamini. Ma in realtà nel calcio noi commettiamo un grave errore, che è di valutazione psicologica, perché ci sono dei giocatori come il nostro capitano (Di Lorenzo, ndr) che sposano l’idea Napoli, che non è solo un’idea calcistica, ma è di città e di partenopeismo. Spalletti ha saputo coniugare dei personaggi nuovi e farli rendere al massimo, poi questa è una città che ha aspettato 33 anni e vorrebbe vincere lo Scudetto tutti gli anni, però secondo me questà è una città che vince lo scudetto di essere napoletani da secoli. Solo i francesi ci hanno un po’ annebbiato nell’800, poi il Nord con Cavour ci ha steso, ma ora questa è una città che si sta riprendendo”.
Spalletti: “Quando una città come Napoli ti supporta, è facile vincere”
E ovviamente sul palco è intervenuto anche l’artefice dello Scudetto, Luciano Spalletti, attuale CT della Nazionale: “A Napoli è facilissimo vincere, quando si ha il supporto di una città come Napoli tutto diventa facile. Questa vittoria ha fatto esplodere la città di gioia – spiega – Quando vado in giro per Napoli e mi riconoscono sono io che li voglio abbracciare”.