Le dichiarazioni del tecnico Walter Mazzarri al termine di Napoli – Verona:

Non è facile aver fatto la partita, con un possesso di palla mi sembra anche esagerato, trovarsi in svantaggio. Probabilmente altre squadre avrebbero, non dico mollato, ma mi è piaciuto che la squadra ci ha creduto sempre e ha combattuto, cercando  in tutti i modi la vittoria. Questa è la cosa importante, anche perché è la svolta che ho sempre voluto dalle mie squadre: che ci credessimo sempre, fino all’ultimo minuto, anche le partite sembrano partite stregate 

Il rigore su Kvaraskhelia? Era un momento in cui giocavamo benissimo e creato diversi presupposti per andare in vantaggio. Il rigore mi sembra abbastanza netto,  magari dal campo si può capire che l’arbitro non lo veda però secondo me  il VAR doveva intervenire.Con il rigore aprivi la partita e sono convinto che si poteva fare una prestazione ancora più bella e con qualche gol in più.

Si sta crescendo anche a livello di condizione in tanti elementi alcuni sono un po’ indietro. Anche Kvaratskhelia quando ha fatto il gol si è riacceso perchè puoi anche il morale ti porta ad essere un po’  stanco ma era la delusione di essere andati in svantaggio.

Kvaratskhelia? E’ un campione. E’ chiaro che noi, nel calcio italiano, siamo bravi a limitare questi giocatori, allora lo raddoppiano se non lo triplicano e lo innervosiscono. C’è una classe immensa e soprattutto da quando l’abbiamo spostata al centro, come gioca in  nazionale, le cose vanno un po’ meglio.

Zielinski? I giocatori onorano la maglia perché hanno un contatto. L’importante è che stia bene da tutti i punti di vista. mentale ma anche fisicamente. E’ chiaro poi che, nel frattempo, sono arrivati altri giocatori e bisogna pensare anche al futuro del Napoli e a dare loro anche la soddisfazione di giocare in Champions e per crescere e tutto il resto.

Lindstrom? Viene da campionati stranieri e si dovrà adattare, il ruolo non è ben definito. Quando l’ho fatto entrare l’ho messo dietro la prima punta ma ha fatto un po’ di fatica bisogna capire dove lui può sentirsi più a suo agio e dove può trovare spazio. Di sicuro crescerà.

Il Milan? L’ho detto anche in conferenza stampa, ci attendono 16 finali. I ragazzi  devono fare squadra come hanno fatto oggi e giocarsela con tutti poi si vedrà.