Prima verifica pubblica per gli schemi di Scoglio: qualche segnale positivo e ancora tante difficoltà, ma alla fine il tecnico conferma l’ottimismo. Tre gol di Sesa
Vittoria per tre a zero nella prima uscita pubblica del Napoli di Scoglio a Sant’Anastasia in un’amichevole contro l’Angri (formazione di Interregionale).
Il professore nella gara da due tempi da circa mezz’ora ha schierato il 3-4-3: Mancini tra i pali, Baldini, Bonomi e Troise (poi Stendardo) in difesa; linea di centrocampo con Saber, Cristiano, Montezine e Bocchettti; attacco composto da Stellone, Sesa e Ferrarese.
Dopo i titolari, Scoglio ha fatto giocare anche una formazione di “primavera” che ha rifilato altri tre gol agli sparring partner: a rete Floro Flores, Pianese e Esposito.
Da segnalare che all’amichevole non hanno preso parte per problemi fisici Husain, Vidigal e Dionigi. Da verificare, inoltre, le condizioni di Troise uscito dopo aver preso una botta. Per la gara di sabato con il Venezia, però, tranne l’argentino, tutti sono nelle condizioni di poter essere recuperati.
Nel corso della gara Scoglio (posizionatosi sotto la tribuna dei giornalisti, anziché dal lato delle panchine) ha chiesto l’applicazione degli schemi, il pressing, le sovrapposizioni sulle fasce.
In particolare, il tecnico del Napoli ha frequentemente cambiato le posizioni dei tre attaccanti: su tutti, però, si è messo in evidenza Sesa, autore di una tripletta.
Alla fine, l’impressione è che tra qualche segnale di ripresa e di reattività indubbiamente mostrato dalla squadra, i problemi strutturali del Napoli restano intatti e per il professore non sarà facile mantenere mettere in campo la squadra scoppiettante che ha detto di avere nell’animo.
Al termine della gara, il tecnico si è dichiarato soddisfatto della prestazione: “La squadra ha preso la partita con lo spirito giusto, mostrando grande impegno. Certo – ha ammesso – ci sono stati molti errori, poca velocità di manovra ed altre cose che non hanno funzionato”.
“La partita però – ha sottolineato il ‘professore’ – aveva un’altra finalità: quella di preparare la gara di sabato senza un’eccessiva improvvisazione. Col Venezia non potevo gettare nella mischia 11 uomini senza aver fatto prima qualche prova”.
Scoglio trova qualche segnale positivo: “Nella prima mezz’ora eravamo lenti e timorosi, poi nella seconda parte la squadra ha cominciato a sciogliersi. Stiamo facendo qualche passo avanti”.
Nonostante le difficoltà che si sono palesate il tecnico siciliano continua a dispensare ottimismo.
Ai giornalisti che gli chiedevano se dopo la prima uscita ritenesse più complicato del previsto l’obiettivo di presentare un Napoli spumeggiante a gennaio ha risposto: “Pensate che sarei venuto a Napoli stracciando il sontuoso contratto con la Libia per venire qui ad infangare trenta anni di onorata carriera?”.
L’impressione, però, è che per il professore ci sia tanto da lavorare e che alcuni rinforzi siano comunque indispensabili.